Le nostre attività

I Nostri Viaggi

I Soci Raccontano

Portolano

Convenzioni

 

Attività esterne

 

Link Consigliati

Caravan e Camper

Aree Sosta (Italia)

AC Caravan

Raduni in Italia

Meteo

Quotidiani: Ansa

Quotidiani: Affari e Finanza

Quotidiani: Corriere della Sera

Quotidiani: Il Giornale

Quotidiani: La Stampa

Quotidiani: Il Gazzettino

Quotidiani: La Repubblica

Quotidiani: Il Mattino di Padova

Quotidiani: La Nuova Venezia

Quotidiani: La Gazzetta dello Sport

Unione Club Amici

 

Partecipazione al Zogo dell'Oca de Miran



   


              


ZOGO DELL’OCA DE MIRAN – Edizione 2011

La Fiera dell'Oca di Mirano è una manifestazione che nasce negli anni '80 e riprende l'antica

tradizione di festeggiare il giorno di San Martino con un pranzo a base d'oca, secondo il detto "a San Martino oca, castagne e vino". - La “Compagnia dell'Oca” da allora ha lo scopo di

promuovere e valorizzare l'oca, con mercatini, giochi, l'elezione di Miss Oca, tra i migliori esemplari esposti di 20 razze diverse e addirittura, per coloro che si rifiutano di mangiarla, la festa dell'Oca Scampada. Nei giorni di sabato 12 e domenica 13 Novembre si è svolta in piazza e nelle vie limitrofe la Fiera, in costume storico, ambientata nei primi del Novecento, con i tipici personaggi di allora, i carabinieri, lo strillone, lo studio fotografico, le maestrine, le servette, dove si espongono e si vendono prodotti enogastronomici, oggetti con l'immagine dell'oca, varie curiosità. Gli artisti di strada hanno animato e intrattenuto i visitatori e l'osteria dell'Oca che ha ospitato gli ospiti per rifocillarsi un po' con piatti gustosi e tipici della tradizione locale. - E' così che Mirano è divenuto in poco tempo il Paese dell'Oca e, dal 1998, un motivo in più per partecipare alla festa è il grande Zogo de l'Oca in Piazza, un percorso di 63 caselle, grandi tavole da 4 mq e alte 80 cm che, disposte attorno all'ovale della piazza, hanno formato un passaggio lungo 130 metri. Il gioco si è svolto la domenica pomeriggio, dopo la sfilata dei figuranti, tra sei squadre, dando vita ad uno spettacolo unico ed emozionante. Infatti solo all’ultimo minuto, grazie al n.6 uscito dai dadi la squadra di campo croce è riuscita a battere i rivali di sempre, cioè la squadra di Mirano che fino a quel momento era sempre stata in testa. - Domenica pomeriggio a Mirano non si poteva camminare tante erano le presenze…si parla di oltre 50.000 persone, in ogni caso il prezzo dei biglietti in tribuna era di euro 18 (posti d’onore) quasi più che andare a teatro, ma si sa il tempo era

bello, la giornata primaverile, il fascino del gioco, l’organizzazione direi eccellente, tanto che

questo mix ha fatto di Mirano la domenica del 13 Novembre potesse considerarsi la capitale dei giochi all’aperto. Chiudo con le belle parole scritte dalla Nuova Venezia: E’ festa di colori e di sorrisi: a detta di organizzatori e presenti uno dei giochi più belli di sempre, un’ora e mezza riempita di tutte le possibili prove, con continui colpi di scena e l’entusiasmo caloroso del pubblico incitato dai mattatori Salvatore Esposito e Roberto Gallorini. - Il tempo dà un mano a fare il pienone per tutto il weekend. Già alla vigilia alberghi e ristoranti avevano registrato il tutto esaurito. Per gli amanti del gioco ricordo le frazioni in gara che erano, oltre a Mirano Capoluogo, Vetrego, Campocroce (Vincitrice), Ballò, Zianigo e Scaltenigo. – Per quanto riguarda il parcheggio camper la nostra squadra, capitanata da Capitan Bepo, pirata con molte ore di navigazione in fatto di impalcature, aiutato dai marinai e mozzi come Ciano el foghista, Joani el petroliere, Loris el milanista, Checco el Santo, Toni el saltafossi, Dino queo che varda, Icio succa peà e interista, no basta na disgrassia e Nato, queo dea moto. Tutti insieme i nostri Pirati hanno montato Il gazebo de I Girasoli, dando lustro all’iniziativa dei Girasoli di curare il parcheggio con i quasi 50 camper che sono venuti in Via Belvedere per vedere la bella festa del “Zogo dell’Oca”. A tutti il mio personale “Grazie” per la disponibilità data anche in questa occasione.

Dino Artusi